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Levante Ligure e 5 Terre.
Da Recco a Portovenere.
(di Emanuele Giglio)
Giretto in Liguria lo scorso weekend. Mi sono dedicato 2 giorni sulle strade a picco sul mare delle 5 Terre e al rientro ho esplorato alcune stradine più interne. Autostrada fino a Recco, esco attirato dai ricordi di focacce appena sfornate e finisco per zavorrare ben bene lo stomaco, poi proseguo sulla SS1 Aurelia verso Camogli e scalo il promontorio di San Rocco per qualche foto. Ci sarebbe il sentiero che arriva a Portofino ma... a piedi, per cui proseguo su asfalto. L'Aurelia scavalca il promontorio e cala verso Santa Margherita (dove si potrebbe deviare verso Portofino) e poi Rapallo; mi riempio gli occhi di blu passando Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, a Riva Trigoso lascio la SS1 e devio verso la Strada delle Gallerie SP370: la strada litoranea ricavata dalle vecchie gallerie della ferrovia. Queste gallerie sono a senso unico alternato e l'accesso è regolato da semafori a tempo, poiché la larghezza assai ridotta dei tunnel non consente il passaggio di due auto in ambo i sensi contemporaneamente, secondo me anche l'incrocio di due moto sarebbe da affrontare con prudenza... Molto suggestive, anche se non comodissime, le vecchie gallerie sono più uniche che rare, se si pensa che fino agli anni venti del Novecento erano ancora utilizzate dai treni, prima che la linea venisse spostata più a monte. Breve attesa al semaforo (verde ogni 20 minuti...) e sfioro le pareti dei tunnel coi bauletti in successione fino a Moneglia e Deiva Marina. Da qui si sale in costa lungo le SP40, 41 e 42 in successione, poi la SS332 ci riavvicina al mare. A Scernio seguo le indicazioni per Bonassola ed arrivo in spiaggia; mi fermo a mangiare una ottima pinsa da “A Curnea” prima di riprendere il viaggio. La SS332 prosegue verso Levanto, dove la lascio per la SP38 e SP51 che dominano il panorama sui borghi che costituiscono le 5 terre. Purtroppo non ho il tempo di visitare ognuna di esse, dato che comunque dovrei farlo a piedi, per cui mi limito a mille foto di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, fantastiche bomboniere incastonate nel blu del mar Ligure. Si arriva poi alla SP370 che scavalca la penisola e ci fa godere La Spezia dall'alto prima di arrivare al bivio verso Le Grazie e Porto Venere. Quest'ultimo tratto si fa ad andatura molto tranquilla per ammirare le case dei pescatori e i porticcioli, prima di andare in albergo. Il ritorno ve lo racconto la prossima volta.
Itinerario da programmare con una certa elasticità sui tempi, le strade sono molto tortuose e in alcuni tratti l'asfalto non è il massimo. Nel periodo estivo basta trovare qualche auto per restare incolonnati per chilometri senza poter sorpassare.