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Lac de Derborence
(di Emanuele Giglio)
Oggi vi propongo un itinerario pochissimo conosciuto, ma molto interessante dal punto di vista paesaggistico e "curvistico". Il ministero del turismo svizzero mi invita a visitare la valle ed il lago di Derborence, ed io in pochi giorni sono pronto con mappe e navigatore, reflex e cellulare. Ah, anche il pieno naturalmente. Partenza da Torino, si va verso Aosta, consigliata l'autostrada A5 per risparmiare tempo, ma nessuno vieta di fare le statali e godersi curve e panorami meravigliosi. Raggiunta Aosta ci si arrampica verso il Passo del Gran San Bernardo, con la sosta classica per foto e souvenir in riva al lago o per uno spuntino all'Hotel Italia, oppure al museo/Hospice du Grand-St-Bernard appena oltre il confine elvetico. La strada ci porta quindi in picchiata verso Martigny, ma ricordatevi che gli svizzeri sono meno tolleranti coi piloti della domenica e si finisce in guai seri se si esagera col polso destro. Arrivati a fondo valle non ci resta che seguire le indicazioni per Sion e proseguire lungo il fondovalle per circa 20 Km, fino a Conthey per l'esattezza. Qui arrivati, poco oltre la Pizzeria La Cambuse, svoltiamo a sinistra e imbocchiamo lo Chemin de la Crouzettaz. Pochi chilometri dopo saremo catapultati nel 1960, grosso modo il periodo in cui questa strada fu aperta al traffico motorizzato asfaltando il fondo della vecchia mulattiera scavata a colpi di piccone. Occhio quindi a non distrarvi coi frequenti finestroni scavati nel fianco della montagna, a strapiombo sul fiume sottostante, che difficilmente vedrete data l'altezza e la vegetazione rigogliosa. Ad ogni curva conviene dare un colpo di clacson, qui ci passa anche il Postale e sicuramente non farà retromarcia per farvi passare... Lo spettacolo è la strada in se' stretta, buia e bassa, coi segni dei picconi ben visibili sulla volta, ma costellata da punti di osservazione fotografici. Dopo qualche Km i tunnel terminano e la carreggiata si allarga, così come il paesaggio ed in pochi Km si arriva alla fine della strada, in riva al Lac de Derborenche. Il lago è circondato da montagne, innevate anche in estate, ed è meta di turismo per appassionati di trekking e di canottaggio, intorno al capolinea del postale troviamo l'immancabile rifugio/bar e poche casette dai classici tetti a punta. Tornando indietro troviamo l'incrocio con la stradina che conduce alla frazione di Montbas ed all'Auberge du Godet, se volete fermarvi a pranzo o passare la notte quassù. Tornati verso il fondovalle, poco dopo Ardon, non perdetevi la Route du Vin: la si imbocca ad una rotonda e si inerpica a mezza costa, poi ci si può perdere nelle stradine microscopiche che attraversano i vigneti che dominano la vallata di Sion ed arrivare fino a Martigny. Da li si torna in Italia.