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Cascate del Toce e Lago Maggiore

(di Emanuele Giglio)



 

Il giro che vi propongo in questo articolo tocca posti piuttosto noti, ne ho toccati 2 piuttosto famosi, ma come al solito ho cercato di tenermi fuori dalla strade più battute. Non fatevi trarre in inganno dal numero dei Km, le strade sono per la maggior parte di montagna, strette e tortuose, addirittura da capre nella parte che sale a Piancavallo, per cui è meglio prevedere un giorno per goderselo senza fretta. Poi io come al solito straparlo e se considerate che in realtà sono partito e tornato da Castelnuovo don Bosco, di Km ne ho fatti 550, ma vi risparmio la tratta autostradale. Partiamo quindi da Gravellona Toce e ci dirigiamo verso la famosissima "D come Domodossola" costeggiando il Toce sulla E62, in città non perdetevi la magnifica Piazza del Mercato, simbolo di Domodossola, ed i suoi splendidi portici del ‘400 ed il Teatro Galletti. Proseguite in via Briona, sovrastata dalla torre trecentesca del palazzo vescovile che fungeva da via d’accesso per i principali passi transalpini. Una volta tornati in sella proseguiamo sulla E62 fino a Crevoladossola, poi imbocchiamo la SS659 seguendo le indicazioni per Crodo e le Valli Antigorio e Formazza. A Crodo suggerisco di fare scorta di formaggi e salumi presso la "Latteria di Crodo" (Consiglio bauletti capienti...) ed eventualmente "assemblare" un panino da gustare fra pochi Km. La sosta consigliata sono le panchine della Chiesa Monumentale di San Gaudenzio, non potete sbagliare: svetta su uno sperone di roccia che sovrasta la strada e si identifica come uno dei simboli religiosi più importanti e ricchi di fascino dell’intero Alto Piemonte. Poche centinaia di metri seguendo i cartelli e si arriva sul sagrato, 3 pachine sotto un albero vi aspettano per godervi i prodotti acquistati poco prima. La chiesa merita una visita all'interno e se non l'ha già fatto qualcuno... investite i 2 euro richiesti per attivare l'illuminazione interna per 15 minuti: gli affreschi e la struttura della chiesa li meritano ampiamente. Ah, se usate il WC li a fianco fate attenzione: il rubinetto ha la pressione di una idropulitrice professionale e può mettere in crisi anche i completi da moto più blasonati :-D . Una volta satolli si prosegue lungo la SS659, occhio alle distrazioni causate dalle numerose cascate che scendono dalle ripide pareti della valle, il percorso si fa sempre più movimentato e vi tocca anche fare un curioso tunnel "elicoidale" che in un giro di 360 gradi vi porta in quota nella parte finale della Val Formazza, la strada si restringe ed è ricca di tornanti molto stretti ed in salita, metteteci anche i pullman ed i camper e capirete che è meglio non rilassarsi prima di aver raggiunto la sommità della cascata del Toce. Dato che è una cascata artificiale è meglio informarsi su orari e giorni di apertura delle chiuse, altrimenti dovrete accontentarvi della diga sul lago di Morasco pochi Km più in alto. Quando ci arrivo io piove ed oltre la cascata ci sono solo nuvole, per cui dopo le foto di rito mi concedo una cioccolata con panna nel bar dell'albergo li a fianco e poi ridiscendo la valle. Proseguiamo fino a Masera, dove seguiamo le indicazioni per la SS337 della Val Vigezzo; questa è la parte più eccitante per chi ama la guida veloce, il fondo in ottime condizioni ed il percorso con curve quasi tutte con uscita visibile invitano a sgranchire i pistoni, tantè che Santa Maria Maggiore arriva molto in fretta ed i numerosi autovelox invitano a rilassare il polso destro. A Malesco iniziano la Val Cannobbina e la Centovalli, ci sarebbe l'imbarazzo della scelta, ma le limitazioni covid ci impediscono di entrare in Svizzera, per cui svolta a destra verso Cannobbio. La SP275 è decisamente impegnativa, un toboga infinito di curve strette sia di raggio che di carreggiata in cui pochi sono i punti dove sorpassare, immersi nel verde si arriva in riva al lago quasi affaticati se si cavalca una moto più adatta ai curvoni autostradali. Svolta a destra e si segue la costa lungo la SS334 per pochi Km, fate attenzione ad una stradina che a Cannero Riviera porta le indicazioni per Viggiona e Trarego, l'incrocio è stretto ed è facile saltarlo, la strada è giusta per una moto, impostate il GPS per Piancavallo e Premeno e seguite questa nuovo test di resistenza per braccia, A Trarego si devia a destra verso Wonderwood, in certi punti si prosegue in 1^ e 2^ fra un tornante e l'altro, spesso ad andatura trialistica, ideale per moto da oltre 250 Kg insomma... Sosta al punto panoramico di Monte Ologno e poi si prosegue per Piancavallo ed il suo balcone sul Lago Maggiore per ulteriori foto. Inizia la discesa che ci porta a Premeno e quindi sul lungolago di Verbania, un gelato con vista lago ce lo meritiamo tutto!!! 

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