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Storie incredibili: la Route 66 in Vespa

(di Giorgio Guiduzzi)


 

Quando testardi Marinai decidono di navigare nel mezzo di praterie sterminate e strade senza fine


 


Nel 2011 dopo l'avventura a Capo Nord, con il mio amico di avventure Sirio Lanfredini, nasce il recondito desiderio di compiere un'altra emozionante, mitica e impegnativa impresa motociclistica: quella da ricordare.

Alla ricerca dell'avventura da sogno, Sirio scopre il mito del Coast to Coast USA e dei numerosi motociclisti che hanno attraversato il nuovo continente percorrendo la storica “Route 66”. Per scherzo una sera d'inverno, Sirio lancia l'idea di percorrere gli USA da New York a San Francisco in Vespa. La bizzarra sfida suscita anche l'entusiasmo di Alfredo, un mio vecchio amico, da tempo appassionato vespista.

Lentamente, la fantasiosa iniziativa si fa strada nella mente dei partecipanti e si trasforma in pianificazione. Alfredo e Sirio già possiedono un PX 200 degli anni 80 e io corro subito ai ripari acquistandone uno analogo; spacciandolo subdolamente come un regalo per mia figlia Michela.

L'iniziale fantasia lentamente diventa realtà. Le tre Vespe vengono preparate per l'impegnativo viaggio, ormai consolidato per percorsi e date. Si riescono anche a trovare due gentilissimi sponsor: Pascoli per il prestito di vari pezzi vespistici di rispetto e Tucano Urbano per alcuni equipaggiamenti. Peccato, invece, che la nostra impresa non abbia suscitato l'interesse della Piaggio. Anche la ricerca dello spedizioniere, nonostante alcune difficoltà, va a buon fine.

A maggio i tre mezzi partono via mare per New York e il 16 giugno la banda dei tre decolla da Bologna, sempre con destinazione New York. Il giorno stesso le tre Vespe vengono liberate dalla cassa di legno della spedizione marittima e sono subito messe in condizione di viaggiare, confidando sul loro ronzante motorino monocilindrico a due tempi. Nessun intoppo, l'avventura ha inizio!

La Vespa viene spesso vista con indifferenza, in quanto mezzo, tecnologicamente molto semplice, forse non emozionante e di limitate prestazioni su strada. L'esperienza del Coast to Coast ha fatto rivalutare il tutto, le Vespe si sono comportate egregiamente e non gli si poteva richiedere di più; inoltre, una volta abituati alla sua limitata velocità, si entra in una nuova dimensione del tempo motociclistico, che offre anche molti lati positivi, soprattutto quelli contemplativi.

Il viaggio ci ha portato ad attraversare 12 Stati Americani da New York a San Francisco con scenari indimenticabili; 28 giorni di emozioni “on the road” toccando posti mitici e leggendari: Time Square a New York, Cascate del Niagara, Grand Canyon, Meteor Crater, Chicago, Monument Walley, Las Vegas, Deserto del Mojave in California, Sequoia National Park, San Francisco e Napa Walley. Inutile descrivere la emozioni che si sono affollate nella nostra mente, perché quando sei in viaggio sei concentrato sul percorso e devi andare per rispettare la tabella di marcia: un giorno per superare un'area vicino a Joplin (colpito da un terribile tornado) siamo stati costretti a percorrere 670 km in un giorno !!!!!!


 

Piatte, calde, sconfinate, ventose pianure.

Il miraggio del West


 

Non sono però mancati momenti difficili e di sconforto: appena percorsa la “Route 66”, da Tucumcari verso ovest, tra piatte, calde, sconfinate e ventose pianure caratterizzate da un bel giallo onnipresente, la colonna inforca la US 84 in direzione Santa Fe. Dopo alcune decine di chilometri, ci troviamo in una situazione davvero difficile: tempesta di sabbia gialla che entra dappertutto, vento forte contromarcia, deserto persistente senza alcuna abitazione visibile, raro traffico formato da pochissimi veicoli visibili all'ultimo momento solo grazie ai loro fari accesi e caldo asfissiante. Durante un rifornimento con le taniche, Sirio ci chiede dove si fosse giunti e dove si stesse andando, forse aspettando una consolatoria risposta, la risposta fu un eloquente silenzio …. persi sulla R 66 !!!


 

Nel percorrere una trafficatissima autostrada, in un maxi svincolo nei pressi di Las Vegas, tra camion e auto, che veloci superano da destra e da sinistra le tre Vespe, quella di Sirio perde istantaneamente la pressione del pneumatico anteriore: ampie oscillazioni del mezzo e, miracolosamente, Sirio riesce a non cadere, né ad essere investito dai veicoli sopraggiungenti; guadagnando, alla fine, la corsia di emergenza e cavandosela con qualche distorsione ….. è andata bene !!!


 

In un caldissimo rientro notturno in autostrada dal centro di Las Vegas verso l'albergo, la colonna procede con il consueto lento passo da Vespa e con la luce dei loro fievoli fari. Ad un certo punto, i tre mezzi si trovano circondati da incalzanti e veloci veicoli con abbaglianti lampeggianti, che impazientemente li sorpassano da destra e da sinistra, senza offrire loro una via di fuga. Alla fine si materializza il miraggio di un felice rientro in albergo. Passato il rischio incidente tutti a letto …. senza andare a giocare alle macchinette.


 

Sulla Route un “mondo di Motel e luoghi di svago”


 

Non è questa la sede per illustrare la Route 66, basta andare su internet o in biblioteca per scoprire l'immenso mondo che sta dietro questa storica strada statunitense; preme però avanzare alcune considerazioni per far destare la curiosità verso questa famosa arteria definita anche la mother road, la historic road, la Route 66 per l'appunto. Tra le prime strade a carattere federale, viene inaugurata nel 1926 e completamente asfaltata solo nel 1938; raggiunge la sua massima notorietà negli anni 50, per poi lentamente declinare alla fine del decennio, a causa della costruzione del sistema di autostrade, che la affianca tuttora.


 

La Route, che oltre ad essere un concreto collegamento stradale tra il NordEst del Paese e il Pacifico, è stata anche un catalizzatore economico positivo per lo sviluppo statunitense, ha fornito il suo nome a molte aziende ed ha ispirato musicisti, scrittori e registi americani; è diventata un mito. Per quello che riguarda da vicino i turisti viaggiatori di oggi in cerca di testimonianze, la Route generò un mondo di motel, ristoranti, distributori di benzina, fast food, luoghi di svago e di attrazione nello stile, un po' retrò, del primo dopoguerra, molti dei quali ancora esistenti. La Route 66 è oggi ancora ricca di queste testimonianze, che sono curate e mantenute vive da nostalgici appassionati, certo per guadagnare qualche dollaro con la vendita di souvenir un po' pacchiani, ma anche con l'intento di preservarne la rilevanza storica e museale.


 

La Route a tutt'oggi pulsa ancora, non solo per le curiose infrastrutture residuali ancora visibili e accessibili, ma per i paesaggi dell'immaginario americano dove la strada si dipana, per i piccoli centri, che attraversa e per la moltitudine delle svariate persone, che la frequentano e la usano. Si possono captare questi aspetti solo percorrendola a lento moto, altrimenti, transitando sulla spesso contigua autostrada, si perdono. Viaggiando sulla strada originale, attraversando le disordinate realtà urbanistiche in disuso e facendo rifornimento a decadenti stazioni di servizio, si percepisce quello che la Route fosse nel suo periodo di splendore e non ci si meraviglierebbe di vedere sfrecciare una lunghissima familiare con le code, una rombante Corvette o Mustang o una rossa Indian.


 

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Le tre Vespe non hanno tradito le loro aspettative e si sono comportate egregiamente.

Per affrontare un viaggio del genere, le Vespe devono essere veramente a puntino, in quanto sono sottoposte a continue elevate temperature esterne ed a lunghe percorrenze in quota.

E' facile trovare benzina, ghiaccio, toilette, fast food e motel con buone colazioni.

I supermercati sono abbastanza diffusi e ricchi, ma è bene avere sempre qualcosa dietro; molto utile il solito fornellino da campo per la colazione, gli spaghetti e i liofilizzati.


 

ALCUNI DATI STATISTICI

Chilometraggio: totali 7800, di cui 7000 da Atlantico (New York) al Paciƒico (Morro Bay). Consumi medi: 28 - 30 Km litro, poco più di 4000 

chilometri per la gomma posteriore.

Avarie subite: candela esaurita, foratura camera d'aria, scollegamento leva selettore marce.

Temperature: massima 45.6 C a Las Vegas, minima 13.4 C sulla costa Pacifico.

Massima altezza: 2453 metri presso i monti di San Francisco vicino a Flagstaff (Arizona).

Route 66: iniziata a Chicago il 22 giugno 2011 - lasciata il primo luglio a Kingman (Arizona).


 

Principali costi individuali sostenuti:

1600 € per spedizione via mare e temporanea importazione Vespa;

850 € per biglietto aereo;

250 € per assicurazioni varie;

1800 € per tutte le spese sostenute in loco.

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